Le limitazioni provocate dal Covid-19 hanno accentuato il senso di solitudine e isolamento sociale che spesso colpisce chi è più vulnerabile: dalle persone con disabilità agli anziani, a tutti coloro che vivono in condizioni di povertà e marginalità. Per non lasciare indietro nessuno abbiamo rafforzato il nostro impegno, raddoppiando l’importo della raccolta fondi solidale lanciata internamente da Enel in Italia. Colleghi, manager e consiglieri di amministrazione di Enel hanno raccolto da maggio oltre un milione di euro di donazioni per supportare specifici progetti di utilità sociale legati all’emergenza Covid-19 promossi da enti non-profit. Con il nostro sostegno, il contributo totale arriva ad oltre 2 milioni di euro ripartiti in base alle scelte dei donatori tra le cinque associazioni beneficiarie: Comunità di Sant'Egidio ACAP Onlus, Caritas Italiana, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (F.I.S.H.), Fondazione Banco Alimentare Onlus e Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI). Questo contributo si aggiunge al nostro piano di donazioni da 23 milioni di euro con cui siamo stai al fianco della Protezione Civile per potenziare le strutture sanitarie e aiutare enti e amministrazioni locali soprattutto nelle aree più colpite dal virus.I cinque progetti che sosteniamo Grazie alla raccolta fondi, la Comunità di Sant’Egidio ha potenziato il programma “Emergenza sanitaria 2020 - Viva gli Anziani”, per far fronte ai servizi di assistenza domiciliare e provvedere alle esigenze della vita quotidiana delle persone anziane limitando le uscite di casa. I volontari della onlus consegnano gratuitamente a domicilio spesa e pasti, prescrizioni mediche e farmaci, generi di prima necessità, oppure accompagnano gli anziani a visite mediche urgenti e non rinviabili. Fondamentale anche il supporto telefonico per ascoltarli, sentire come stanno, sapere di cosa hanno bisogno e per fornire informazioni utili a prevenire il contagio. “La casa è il luogo dove gli anziani possono essere curati meglio e soprattutto è il luogo dove vogliono stare”, racconta Stefania Murari, coordinatrice del programma. “Enel Cuore ci ha aiutato ormai da diversi anni con un sostegno economico che per noi è stato molto importante. Adesso il programma è attivo, oltre che a Roma, a Novara, Genova, Catania, Brindisi, Civitavecchia, Sassari, Amatrice e Napoli”. La Caritas Italiana, invece, è coinvolta in prima linea per contrastare l’emergenza sanitaria, sociale ed economica di persone e famiglie che si trovano in situazioni di povertà estrema. Il nostro contributo sosterrà la loro risposta al bisogno alimentare attraverso la rete degli “Empori Solidali” e i servizi di distribuzione di beni primari (cibo, prodotti per la casa e per l'igiene). Negli empori si può fare la spesa con una tessera punti come in un “supermercato solidale”. “Ci piaceva l’idea che le persone potessero riappropriarsi della facoltà di scegliere, quindi si accede, si ha un credito virtuale, e io posso scegliere gli omogenizzati piuttosto che la pasta”, racconta Gennaro Di Cicco, della Caritas di Roma.Per noi è motivo di orgoglio aver sostenuto con la nostra raccolta fondi chi è al fianco delle persone più colpite dall'emergenza. Un contributo per ripartire ancora più forti e senza lasciare nessuno indietro. Filippo Nicolò Rodriguez, Consigliere Delegato Enel Cuore Per le persone con disabilità, l’emergenza Covid-19 e anche la fase seguita al confinamento, hanno avuto un costo molto alto, sia sanitario sia sociale. Per questo la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap si è impegnata per continuare a garantire la prosecuzione delle terapie farmacologiche e dei servizi di riabilitazione, oltre a offrire il supporto psicologico personale e familiare e a sostenere le attività legate alla vita quotidiana, dalla didattica alla spesa. “L’Italia sta rinascendo, rinascerà, grazie anche al sostegno e al supporto di Enel ed Enel Cuore - dice Vincenzo Falabella, presidente di F.I.S.H. - e questo ci fa ben sperare per le azioni che metteremo in campo a sostegno di coloro i quali oggi, purtroppo, vivono la disabilità e soprattutto il grande peso economico che questa grande pandemia ha riservato a noi tutti”. Il contributo alla Fondazione Banco Alimentare Onlus servirà per potenziare la rete di distribuzione dei beni alimentari, soprattutto nel centro-sud, con l’assunzione di nuovo personale, l’acquisizione di magazzini temporanei, l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e carburante per i mezzi che trasportano i beni alimentari, attività di sanificazione ordinaria e straordinaria. “L’iniziativa di raccolta fondi è stata assolutamente fondamentale per continuare il sostegno a circa 8000 strutture caritative che ormai aiutano oltre 2 milioni di persone in tutt’Italia”, racconta Giovanni Bruno, presidente della Fondazione. La raccolta fondi del nostro Gruppo ha contribuito anche a #NoiConGliInfermieri, il fondo istituito dalla Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche. “La FNOPI rappresenta 450.000 infermieri in Italia, e di questi 180.000 si stanno occupando ancora oggi di coronavirus. Tanti si sono già ammalati, stiamo parlando di ben oltre 10.000 casi, e purtroppo di questi 40 sono venuti a mancare”, spiega Lorio Rizzo, responsabile della raccolta di fondi della FNOPI. Il fondo è destinato in particolare al sostegno fisico e psicologico degli infermieri che si sono ammalati svolgendo il proprio lavoro, al supporto economico e psicologico di quelli costretti alla quarantena dopo aver contratto il virus, e infine all’aiuto economico e sociale alle famiglie degli infermieri deceduti a causa del Covid-19. Anche se dobbiamo continuare a restare fisicamente distanti, esprimere la propria vicinanza è possibile. La nostra esperienza lo dimostra.