L’emergenza umanitaria in Ucraina si fa ogni giorno più grave e urgente per i tantissimi sfollati e rifugiati. In questo contesto, UNHCR (Agenzia ONU per i Rifugiati) e Save the Children hanno messo in campo tutte le loro energie per dare una risposta pronta ed efficace alle migliaia di persone bisognose di aiuto, sia in Ucraina sia nei paesi limitrofi. A oltre un mese dall’inizio del conflitto sono oltre 3,8 milioni i rifugiati, di cui il 90% donne, bambini, anziani e persone con disabilità. Per sostenerli e supportare l’azione delle due organizzazioni, raddoppieremo le donazioni provenienti dalla raccolta fondi interna lanciata a livello globale dal nostro Gruppo. Fondi che serviranno a fornire beni di prima necessità, acqua pulita, cibo, medicinali, coperte e sacchi a pelo, materiali igenico-sanitario, lampade solari, ma anche protezione e assistenza psicologica e legale. Le azioni più urgenti In Ucraina e nei Paesi vicini, l’UNHCR sta distribuendo aiuti umanitari essenziali per la sopravvivenza provenienti dalle scorte strategiche nei loro magazzini regionali e dalle molte donazioni dei partner privati; sta inoltre garantendo alloggi di emergenza, assistenza economica diretta, offrendo protezione dalla violenza di genere e sostegno ai servizi medici e psicosociali, contribuendo anche alla creazione di centri di accoglienza. Save the Children nei primi giorni del conflitto ha supportato le famiglie di profughi con pacchi alimentari e kit igienici per neonati e gli sfollati per l’acquisto di medicine, vestiti caldi e stufe. La sua azione si estende anche nei paesi limitrofi per distribuire cibo, vestiti, coperte e materiali per rifugi temporanei, oltre che per offrire supporto psicosociale e di orientamento. Dai primi di marzo l’organizzazione ha avviato una risposta anche in Italia con interventi integrati di protezione, sostegno all’accoglienza e all’inclusione, che ha già consentito di sostenere quasi 2.100 persone, per lo più donne e bambini giunti come profughi nel nostro PaeseFuori dall'Ucraina Oltre a portare aiuti a chi è rimasto in Ucraina, l’urgenza è quella di sostenere i rifugiati, in continuo aumento, che cercano asilo nei paesi limitrofi o di raggiungere altri paesi europei e ricongiungersi con i propri familiari: la grande maggioranza sono donne, bambini e anziani. I bambini, in particolare, rappresentano almeno il 40% del totale. “C’è bisogno di un impegno corale da parte di tutti per non lasciare da soli i bambini colpiti dalla guerra. Save the Children li sta supportando all’interno dell’Ucraina, li sta aiutando nei paesi limitrofi, proteggendoli anche dal rischio di cadere in circuiti di traffico e di sfruttamento e in Italia li sta seguendo in un percorso di accoglienza, inclusione e nella difficile costruzione di una crescita serena, nonostante le ferite della guerra. Ma soprattutto non si stancherà mai di chiedere di fermare questa violenza insensata.” Giancarla Pancione, Direttrice Marketing e fundraising di Save the Children Nei paesi vicini, l’UNHCR, insieme ad 11 partner, ha sviluppato un piano regionale per coordinare le azioni di emergenza per i rifugiati fuggiti dall'Ucraina. Rafforzerà anche i sistemi nazionali di protezione dell'infanzia e potenzierà l'accesso all'assistenza legale, il sostegno psicosociale e alla salute mentalee sta lavorando per portare questi servizi in tutte le zone dove servono per rispondere alla crisi. “In questo momento l'unico raggio di luce è che c'è una grande solidarietà. L'augurio più immediato è per un cessate il fuoco il prima possibile e l'altro è: continuiamo a essere solidali e quando ci sarà da ricostruire non dimentichiamoci di loro” Laura Iucci, Direttrice Raccolta fondi UNHCR Italia Le priorità per l'immediato futuro Sono ancora molte le azioni urgenti da mettere in campo nell’immediato futuro per una risposta sempre più efficace alla crisi umanitaria. UNHCR sosterrà le autorità deputate a registrare gli sfollati per identificare rapidamente chi ha esigenze specifiche, come bambini non accompagnati, anziani e persone con disabilità per consentire la fornitura di servizi essenziali. Inoltre, supporterà l'istituzione di centri di accoglienza e di transito per i bisogni iniziali degli sfollati e fornirà assistenza in denaro per le famiglie più vulnerabili.